giovedì 11 settembre

Piazza Risorgimento

ore 17 presentazione editoriale “Scorrete lacrime disse lo sceriffo”- racconti di Philip K. Dick, di e con Laboratorio Sociale Crash

Scorrete lacrime disse lo sceriffo: era il 1957 quando Philip K. Dick immaginava, nel romanzo “La Città Sostituita” (Urania 1962 n°280), lo scontro tra le immense forze che dominano l’universo in un piccolo centro della periferia americana. Queste avevano il potere di cambiare percettivamente la cittadina semplicemente rimuovendo i ricordi dalle menti dei suoi abitanti. Solo attraverso un poderoso sforzo mnemonico condiviso era possibile infine far calare lo strato di nebbia maligno che avvolgeva il tutto riportando alla luce i palazzi, le vie alberate e i luoghi della socialità cittadina.
E’ nel solco aperto da tali storie e personaggi che il Laboratorio Sociale Crash e lo scrittore Valerio Evangelisti, affiancato da un team di esperti traduttori, hanno deciso di pubblicare in anteprima europea gli scritti inediti del grande romanziere di fantascienza nella raccolta “Scorrete lacrime disse lo Sceriffo”.
Storie e racconti per troppo tempo rimasti nel buio di un cassetto chiuso, per troppo tempo private del privilegio di essere sfogliate da mano umana. Storie che narrano, come nel più fortunato “La Città Sostituita”, della lotta tra potenze sovrumane e malefiche per il controllo della città, delle parole e della memoria. Storie che vedono protagonisti personaggi e politici impazziti manipolare (quanta lungimiranza del predire, che solo un “guru” della letteratura può avere!) la realtà e la memoria collettiva in accordo con le proprie paranoie, fino al punto in cui diventa arduo riconoscere per il lettore ciò che e’ reale e ciò che, invece, e’ semplice costruzione immaginaria di una mente perversa. Malefici “Golem”, creati da perfidi burocrati stregoni, verranno aizzati contro la povera gente, contro i cittadini di fantomatiche città o semplicemente contro chiunque non concordi con i capricci e le fantasie del “Necromante” politico di turno.
Chissà se Sergio Cofferati, che millanta più che semplici simpatie per il famoso scrittore americano, vorrà recensire anche questa raccolta che ci restituisce un P.K.Dick fresco e scorrevole, oltre a quella acuta “chiaroveggenza” che lo ha sempre contraddistinto.

ore 18 Copyleft Off: presentazione editoriale “Nelle Mani Giuste” (ed. Einaudi Stile Libero) di Giancarlo De Cataldo, presenta Francesco Marmorini

Nelle mani giuste: all’autore di Romanzo criminale un nuovo romanzo-affresco che getta una luce nera sull’epoca in cui siamo tuttora immersi. L’epoca segnata dalle stragi di mafia. Sotto il segno della convenienza, persone diverse, con progetti diversi, si ritrovano a essere le pedine di un disegno folle. O forse no. Si tratta di consegnare l’Italia nelle mani giuste. Delitti e passioni si intrecciano con bombe e affari. Una donna che doveva solo tradire trova il coraggio di amare. Mentre le vite e i destini si consumano, e la speranza si rifugia nel cuore stesso dell’inferno. In seguito, per quanto cercasse di frugare nella memoria, ripercorrendo passo passo i momenti di quella conversazione che non avrebbe esitato a definire «surreale», in seguito Stalin Rossetti non sarebbe mai riuscito a determinare con esattezza la paternità dell’idea. Era stato lui a suggerirla o il mafioso? O ci erano arrivati insieme, ragionando con diligenza matematica sui pochi elementi di valutazione dei quali disponevano? O era stata la disperazione a impossessarsi delle loro menti? Sta di fatto che a un certo punto l’idea si materializzò. Aveva la forma inconfondibile della Torre di Pisa. Il riflesso cangiante della Cupola di San Pietro nelle meravigliose ottobrate romane. L’eleganza composta e distaccata della Loggia de’ Lanzi. Aveva il volto desiderabile della pura bellezza. Era la bellezza. La bellezza rovinata. La bellezza corrotta. Era l’Italia, in fondo.
Giancarlo De Cataldo è nato a Taranto e vive a Roma. Per Einaudi Stile libero ha pubblicato: Teneri assassiniRomanzo criminale (2002; con DVD, 2006), da cui è tratto l’omonimo